Sicurezza stradale sulle due ruote
Apriamo un piccola rubrica per analizzare il corretto comportamento da adottare dal ciclista appassionato per salvaguardarsi dal comportamento scorretto di chi lo circonda sulle nostre strade.
Pedalare è la nostra passione, il nostro sogno, ogni volta che prendiamo la bicicletta e ci mettiamo in sella entriamo in un’altra dimensione.
Relax, senso di libertà, piacere, fatica e tanta felicità…
Abbiamo la fortuna di pedalare in un territorio con scorci panoramici che ci tolgono il fiato, il lago di Como. Le sue caratteristiche strade attraversano paesi antichi e tradizioni, strade dove la passione per il ciclismo si assapora nell’aria basta fare qualche km che si incontrano ciclisti di ogni genere, uomini, donne, giovani e anziani. Il ciclismo da noi è tradizione e passione così come nel resto d’Italia, dalle vette dell’estremo nord fino alle magnifiche coste di Sicilia.
Spesso però la nostra passione si scontra con la realtà del traffico stradale, moto, auto e camion: a chi non è capitato di assistere o essere protagonista a una discussione fra un ciclista ed un automobilista…?
SERVE UN CAMBIAMENTO, anche a fronte degli ultimi incidenti mortali, i più famosi, Davide Rebellin, Michele Scarponi ecc… .
BASTA, bisogna cambiare mentalità, ma serve fare uno sforzo comune per cambiare tutti assieme. Iniziamo noi ciclisti, rispettando il codice della strada, evitando di formare gruppi numerosi, pedalare in fila indiana prestando la massima attenzione. Allo stesso modo gli automobilisti, i camionisti e i motociclisti devono capire che il ciclista, così come il pedone, è il protagonista più vulnerabile e debole della strada e pertanto va salvaguardato.
Superare un ciclista ad alta velocità, passandogli a pochi centimetri, è molto pericoloso. Guidare mentre si guarda il cellulare è vietato, si rischia di causare incidenti mortali. Tanti comportamenti sulle strade sono scorretti, la velocità, la fretta, la superficialità sono le cause di eventi spiacevoli.
Serve cambiare, le strade sono di tutti, e tutti hanno il diritto di utilizzarle in modo corretto rispettando le regole ma soprattutto il BUON SENSO.
PEDALARE è una cosa MERAVIGLIOSA impegniamoci tutti assieme.
Luca Moteni